Scheda Misura 16.5.1

MISURA

16 – Cooperazione

SOTTOMISURA

16.5 – Sostegno per azioni congiunte per la mitigazione e il cambiamento climatico e l’adattamento ad essi e sostegno per approcci comuni ai progetti e alle pratiche ambientali in corso

TIPO D’INTERVENTO

16.5.1 – Progetti collettivi a carattere ambientale funzionali alle priorità dello sviluppo rurale

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento prevede la costituzione di Progetti Collettivi in materia ambientale (PRO.CO.) al fine di rafforzare e rendere sinergici gli impegni assunti da più beneficiari. Questo nuovo approccio riesce a moltiplicare i benefici ambientali e climatici, focalizzandoli nelle aree scelte per gli interventi, ed aiuta la diffusione di conoscenze ed informazioni.
Il PRO.CO. è attuato e sostenuto da un GCA – Gruppo di Cooperazione Ambientale costituito da un soggetto capofila e da diversi partner. Il set di Tipi di intervento (T.I.) attivabili è composto da: Misura 4 – T.I. 4.4.2 “Introduzione di infrastrutture verdi” e Misura 4 – T.I. 4.4.3 “Strutture funzionali all’incremento e valorizzazione della biodiversità naturalistica”. In particolare, almeno 5 aziende agricole devono attivare l’azione 4.4.2 C “Riqualificazione fluviale della rete idraulica minore” ed altrettanti 5 partner devono aderire con operazioni da attivarsi con l’intervento 4.4.3 a scelta tra gli investimenti non produttivi denominati “Strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica” o “aree umide”.
Infine, il Progetto Collettivo deve svilupparsi in un arco temporale di cinque anni.

FINALITÀ

L’attuazione di “Progetti collettivi a carattere ambientale funzionali alle priorità dello sviluppo rurale” ha come obiettivo quello di rafforzare e rendere sinergici gli impegni assunti in comune da più partner, moltiplicando i benefici ambientali e climatici, ed i benefici “informativi”, in termini di diffusione di conoscenze e di creazione di reciprocità e fiducia necessari per lo sviluppo di strategie locali.

RUOLO DEL CONSORZIO

La figura del Consorzio di Bonifica Delta del Po, in qualità di soggetto capofila, orienta ed accompagna i partner nel progettare le azioni da intraprendere, definendone anche l’ordine temporale, in coerenza con i risultati attesi. L’obiettivo viene raggiunto mediante la pianificazione di incontri con le aziende che compongono il Progetto Collettivo, ed estendendo la campagna di comunicazione anche presso i soggetti che non hanno partecipato direttamente all’elaborazione del progetto ma ne condividono le finalità.
Un ulteriore obiettivo è quello di rafforzare e sensibilizzare gli agricoltori nei confronti del progetto, mettendo in luce l’azione del Consorzio e l’importanza della cooperazione e del coordinamento tra gli interventi. Il confronto sarà esteso anche alle associazioni di categoria ed ai vari stakeholder sviluppando delle attitudini condivise e formando un modo diverso di guardare e valutare la realtà, rispetto all’approccio tradizionale. Attraverso il processo di animazione e coordinamento, si fa comprendere l’importanza della progettazione partecipata; di come ogni azienda si possa trasformare da singolo beneficiario a partner di un gruppo. Questo nuovo approccio di cooperazione ed aggregazione dettato dall’intervento 16.5, porta ad aumentare la qualità delle decisioni poiché ognuno metterà a disposizione del GCA le proprie competenze, conoscenze ed esperienze. Il Progetto così strutturato, per essere mantenuto ha infatti bisogno della collaborazione e dell’impegno di tutti gli enti, ed altresì delle varie competenze e conoscenze poiché, essendo di natura multidisciplinare, coinvolge varie tematiche ed aspetti. Non meno importanti in questo contesto risultano oltretutto i benefici ecologico-ambientali prodotti da un approccio collettivo e focalizzato a livello territoriale. La possibilità di selezionare gruppi di intervento garantisce la connessione tra quest’ultimi, aumentando di conseguenza il loro valore ambientale.

RISULTATI OTTENUTI

Nel territorio orientale della provincia di Rovigo, l’adesione all’intervento 16.5 ha permesso la nascita del Progetto Collettivo denominato “RET.IN.A.DEL.PO – RETe Interventi Ambientali per lo sviluppo rurale del DELta del PO” composto dal Consorzio di Bonifica del Delta del Po, in qualità di capofila, e da 27 aziende agricole partner. Tali soggetti si sono riuniti formalmente in raggruppamento temporaneo mediante la sottoscrizione di un contratto di ATS.
Il GCA si è più volte confrontato partecipando a riunioni specifiche, organizzate e coordinate dal capofila, nonché a workshop ed eventi aperti anche agli stakeholders.
La realizzazione degli interventi selezionati, definendo precisi nuclei territoriali e/o aree di rilevanza strategica, potranno comportare:

  • miglioramento della qualità chimica e biologica nel reticolo idraulico minore e nei corpi idrici WISE contigui alle superfici oggetti di intervento;
  • ottimizzazione della connettività ecologica nel paesaggio;
  • un aumento della biodiversità vegetazionale autoctona e faunistica;
  • cambiamento dell’uso del suolo incidendo in maniera positiva sulla sua struttura e tessitura  dotandolo in primis di un maggior contenuto di sostanza organica.Tali benefici e risultati, grazie ad una continua collaborazione e coordinamento, svolto all’interno della misura di cooperazione e attuato dal soggetto capofila, sono pertanto orientati e convogliati verso lo scopo previsto. Se al contrario le aziende fossero localizzate in modo sparso e privo di continuità, i vantaggi che ne derivano andrebbero dispersi sul territorio centrando solo in parte il fine prefissato.

LOCALIZZAZIONE INTERVENTI

Il territorio del Consorzio è attraversato da vari corpi idrici appartenenti alla rete WISE, di cui quelli interessati dal Progetto Collettivo sono: Scolo Veneto, Scolo Basson – San Nicolò-Cà Mello e Po di Levante. Tali corsi d’acqua percorrendo estese porzioni di territorio, coinvolgono la maggior parte dell’area consortile, omogenea dal punto di vista sia delle problematiche ambientali che delle opportunità, rendendola interamente oggetto di riqualifica mediante gli interventi proposti.

Un primo inquadramento del Pro.Co. si sviluppa tra Scolo Veneto e Po di Goro interessando il bacino dell’isola di Ariano; l’azienda situata tra Scolo Veneto e Po di Goro nei pressi di Cà Vendramin, determina il punto di congiunzione tra queste e le altre aziende che, sviluppandosi per diversi km lungo entrambe le sponde di scolo Veneto. Il progetto continua lungo il wise Scolo Basson – San Nicolò-Cà Mello, che scorre nei pressi dell’abitato di Donzella, proseguendo verso est in direzione Cà Dolfin. Il wise Po di Levante scorre a nord e delimita il bacino di Porto Viro, e riceve le acque provenienti dal reticolo idraulico minore dell’ultimo gruppo del Pro.Co. In prossimità di Porto Viro, nei pressi delle località Cà Cappello e Mea, sono state individuate 5 aziende caratterizzate da interventi di riqualificazione. A completamento di tutto l’intero quadro del Pro.Co., si inseriscono 2 interventi localizzati rispettivamente nei pressi delle località Cà Mora e Polesine Camerini, nel comune di Porto Tolle. Quest’ultimi, trattando operazioni di riqualificazione e di inserimento di infrastrutture verdi, impreziosiscono il progetto creando delle oasi di collegamento tra i vari ambienti.

 

 

IMPORTO FINANZIATO

L’importo finanziato complessivamente per l’intervento 16.5.1 “Progetti collettivi a carattere ambientale funzionali alle priorità dello sviluppo rurale” è pari a circa 666.935,89 €.

 

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Consorzio di Bonifica Delta del Po
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste