CANALE VENETO, COLLAUDO IN CORSO D’OPERA CON IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Visita di collaudo in corso d’opera per il Canale Veneto, interessato, nel tratto iniziale tra Corbola, Taglio di Po e Ariano nel Polesine, da un importante intervento del Consorzio di Bonifica Delta del Po, per il risezionamento e l’ampliamento della capacità di invaso.

I lavori, realizzati grazie a 5 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite PNRR, consentiranno al Canale Veneto, in un tratto iniziale lungo 5 chilometri, di trattenere maggior acqua in caso di precipitazioni, a beneficio della sicurezza idraulica di campagne e abitazioni, e al contempo fungere da bacino di stoccaggio di acqua dolce da utilizzare per l’irrigazione nei periodi siccitosi.

La commissione che ha eseguito il collaudo odierno è stata guidata dal direttore del consorzio di bonifica Rodolfo Laurenti insieme al direttore dei lavori, geometra Rudi Roma; hanno preso parte l’ing. Flavio Bocchi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’ing. Roberto Bin, in qualità di responsabile del collaudo, oltre ai tecnici del consorzio e ai rappresentanti dell’impresa appaltatrice.

I lavori, avviati l’anno scorso, hanno completato la fase iniziale di risezionamento del canale, che oggi si presenta più largo e profondo; attualmente – nonostante le frequenti piogge che hanno caratterizzato questa prima parte dell’anno –  si sta procedendo con il consolidamento delle sponde per mezzo di pali, tavole e pietrame. Proprio questa seconda fase di intervento è stata l’oggetto della visita odierna.

Il rifacimento del primo tratto del canale Veneto è un intervento che si inserisce a pieno titolo nel grande piano nazionale di invasi multifunzione promosso da ANBI in collaborazione con Coldiretti,” spiega la presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po Virginia Taschinila corsa all’adattamento dei territori al cambiamento climatico si concretizza in infrastrutture in grado di trattenere l’acqua quando è troppa per riutilizzarla quando manca. Riscoprire la capacità di invaso dei corsi d’acqua già esistenti significa tradurre con le tecniche moderne le conoscenze dei nostri nonni.

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Ultimo aggiornamento

27 Marzo 2025, 17:26