PSR RISULTATI 2018-2019
PROGETTO COLLETTIVO A CARATTERE AMBIENTALE (PRO.CO.)
“RETE INTERVENTI AMBIENTALI PER LO SVILUPPO RURALE DEL DELTA DEL PO”
– Ret.In.A.Del.Po –
RISULTATI 2018-2019
Durante l’anno di investimento 2018-2019, considerando la crescita più veloce della vegetazione ripariale, rispetto alle piante arboree e arbustive che costituiscono gli impianti di siepi/fasce tampone e boschetti, le registrazioni acustiche ed i sopralluoghi hanno interessato solo gli interventi di riqualificazione della rete idraulica minore.
Negli appezzamenti oggetto di intervento, durante i sopralluoghi eseguiti nel mese di Settembre 2019, è stato possibile contattare 27 specie di avifauna, riportate nella tabella che segue. Per ogni specie sono individuati i vari livelli di protezione, sulla base di diverse normative:
- Direttiva Uccelli 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, all’interno della quale sono inseriti i seguenti allegati: Allegato I: specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione, Allegato II: specie le quali possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale. Allegato III: specie per le quali è ammessa la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché l’offerta in vendita degli uccelli vivi e degli uccelli morti, nonché di qualsiasi parte o prodotto ottenuti dagli uccelli, facilmente riconoscibili;
- Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa (Convenzione di Berna): Allegato II: specie animali strettamente protette, Allegato III: specie animale protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza;
- Convenzione sulle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica (Convenzione di Bonn): Allegato II: specie nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione.
Specie | Dir. II09/147/CE | Conv. Berna | Conv. Bonn |
Airone cenerino (Ardea cinerea) | Allegato III | ||
Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) | Allegato II | ||
Allodola (Alauda arvensis) | Allegato III | ||
Averla piccola (Lanius collurio) | Allegato I | Allegato II | |
Balestruccio (Delichon urbicum) | Allegato II | ||
Beccamoschino (Cisticola juncidis) | Allegato II | Allegato II | |
Codibugnolo (Aegithalos caudatus) | Allegato III | ||
Colombaccio (Columba palumbus) | Allegato II/A; III/A | ||
Cornacchia grigia (Corvus cornix) | Allegato II/A | ||
Fagiano (Phasianus colchicus) | Allegato III | ||
Falco di palude (Circus aeruginosus) | Allegato I | Allegato II | Allegato II |
Folaga (Fulica atra) | Allegato III | Allegato II | |
Gabbiano reale (Larus michahellis) | Allegato III | ||
Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) | Allegato III | ||
Gazza (Pica pica) | |||
Gheppio (Falco tinnunculus) | Allegato II | Allegato II | |
Gruccione (Merops apiaster) | Allegato II | Allegato II | |
Martin pescatore (Alcedo atthis) | Allegato I | Allegato II | |
Passera d’Italia (Passer italiae) | Allegato III | ||
Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) | Allegato II | ||
Picchio verde (Picus viridis) | Allegato II | ||
Poiana (Buteo buteo) | Allegato II | Allegato II | |
Prispolone (Anthus trivialis) | Allegato II | ||
Rondine (Hirundo rustica) | Allegato II | ||
Starca (Perdix perdix) | Allegato II | ||
Storno (Sturnus vulgaris) | Allegato III | ||
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) | Allegato II/B | Allegato III |
Dalla tabella si evince che, tre delle specie rilevate, ovvero Falco di palude, Averla piccola e Martin Pescatore, sono inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli – Direttiva 2009/I47/CE, e sono considerate specie per cui, riportando un decremento nella popolazione e/o una riduzione dell’habitat, sono previste misure speciali di conservazione, per garantire la loro sopravvivenza e la loro riproduzione nell’area di distribuzione. Nello specifico, il Falco di palude è legato, come deducibile dal nome, alla presenza di canneti e paludi, il Martin pescatore necessita della presenza di acque limpide fondamentali per individuare le prede e argini scoscesi per la nidificazione, mentre l’Averla piccola viene favorita da tutti quegli ambienti misti utilizzati sia per pascolo sia per coltivazioni non estensive, in cui ad ampie porzioni di terreno sfruttato dall’uomo si affianchino porzioni anche modeste – ma necessarie – di terreno incolto, siepi, boschetti e cespugli vari. La stessa piantumazione di siepi ai bordi delle aree prative o coltivate può pertanto compensare parzialmente i danni causati dalla progressiva intensificazione dell’attività agricola e dall’utilizzo di fitofarmaci ed insetticidi e la realizzazione degli interventi del progetto collettivo facilita quindi la loro diffusione e distribuzione. Gli appezzamenti in cui sono state rilevate le specie si trovano inoltre all’interno del territorio del Parco Delta del Po.
Sono state rilevate anche specie comuni e prive di particolari esigenze ecologiche, come Cornacchia grigia, Tortora dal collare, Colombaccio, Storno e Gabbiano reale, ma anche altre, quali Gallinella d’acqua, Folaga, e gli ardeidi, legate alla presenza di canali e fossati dove vivere o trovare le prede di cui nutrirsi.
È importante infine segnalare e tutelare la presenza della Passera d’Italia poiché considerata in netto calo e con cattivo stato di conservazione. Le cause del declino sono di difficile identificazione: il degrado dell’habitat ha giocato probabilmente un ruolo non secondario nel determinare la riduzione dei siti idonei ad ospitare i nidi, portando con sé anche una diminuita disponibilità di cibo e l’aumento del numero di predatori di uova e pulcini. Non meno importante è il ruolo dell’aumento dell’agricoltura intensiva e dell’utilizzo di fitofarmaci.
Infine si evidenzia la presenza di Allodola e Prispolone che, costruendo i propri nidi al suolo e tra le fasce erbacee, possono usufruire delle fasce circostanti gli impianti per la loro riproduzione.
Tra i mammiferi sono stati avvistati in diversi appezzamenti, individui di Lepre e Nutria.
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
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