DESCRIZIONE |
Il Canale Veneto raccoglie le acque di bonifica e le colaticce irrigue dell’Isola di Ariano per convogliarle all’idrovora Goro ed espellerle in Po di Goro. Il sistema di telecontrollo consorziale ha registrato, nel corso degli ultimi 5 anni, un volume minimo scaricato, nel corso della stagione irrigua, di circa 20.000.000,00 di metri cubi. Scopo del progetto è di realizzare un bacino per il recupero e l’accumulo di tale volume all’interno dell’alveo del Canale Veneto. In sostanza, in alternativa all’allontanamento delle acque tramite l’impianto idrovoro di Goro, l’acqua può essere invasata nel canale, per essere riutilizzata a scopi irrigui. La lunghezza del Canale Veneto è di circa 35,7 km ed ha una larghezza in sommità variabile, dall’origine al termine, tra circa 11 e 37 m. I livelli idrici variano tra circa 1,3 e 2,0 m. Per consentire l’accumulo delle acque all’interno del canale, in piena sicurezza, occorre ripristinare i dissesti che attualmente affliggono le arginature. Dovranno essere stabilizzati i pendii interni tramite ripresa delle frane principali e realizzazione di opere di presidio delle scarpate utilizzando il classico sistema di palo-tavola e pietrame.
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FINALITA’ |
- sostituire, in parte, le attuali fonti di prelievo dal Po di Venezia, dal Po di Gnocca e dal Po di Goro con la risorsa disponibile nel Canale Veneto, ottenendo un notevole risparmio idrico.
- dare continuità al servizio irriguo, anche in caso di presenza di sale negli attuali corpi idrici di prelievo in concentrazioni incompatibili con la pratica irrigua, utilizzando le acque dolci presenti nel Canale Veneto.
- contrastare la risalita dell’acqua salata dalla falda acquifera superficiale e dilavare i terreni contaminati dal sale tramite la diffusione di acqua dolce sui terreni nel corso di tuta la stagione irrigua.
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