SALTWATER INTRUSION AND CLIMATE CHANGE IMPACT ON COASTAL AGRICULTURE
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DA VALLE A MONTE: NUOVI SCENARI PER IL DELTA DEL PO
A cura di Autorità di Bacino Distrettuale fiume Po, ANBI Veneto e Consorzio di Bonifica Delta del Po
Un momento di riflessione e confronto sulle complesse questioni territoriali, che evidenzia conflitti e dinamiche naturali e antropiche, ma propone anche utilizzi e azioni per possibili miglioramenti e soluzioni. Ruolo fondamentale assumono i livelli di governance interistituzionale e locale, in un’azione congiunta finalizzata alla difesa del suolo, alla sicurezza idraulica, alla gestione integrata della risorsa idrica.
Nei giorni scorsi, presso la sede del Consorzio di Bonifica Delta del Po di Taglio di Po, su invito del Presidente Adriano Tugnolo, si sono incontrate le associazioni agricole di Rovigo e Venezia per analizzare la situazione di crisi idrica e siccità che sta preoccupando tutta l’Italia e le conseguenze che ciò potrebbe avere per l’annata agraria 2023 nel territorio consorziale con particolare riguardo alle possibili conseguenze della risalita del cuneo salino lungo i rami terminali di Po ed Adige.
Erano presenti Silvano Bugno Segretario di zona di Coldiretti Venezia e Carlo Salvan e Silvio Parizzi rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Rovigo, Nazzareno Augusti Segretario di Zona di Cavarzere, Chioggia e Cona, delegato dal Direttore di Confagricoltura Venezia e Lauro Ballani e Massimo Chiarelli rispettivamente Presidente e Direttore di Confagricoltura Rovigo, Mauro Mantovan e Paolo Quaggio rispettivamente Responsabile di Area Riviera del Brenta/Chioggia – Cavarzere – Cona e Componente di Giunta di CIA agricoltori italiani di Venezia e Erri Faccini Presidente di CIA agricoltori italiani di Rovigo.
Dopo l’introduzione del Presidente Tugnolo e del Vice Presidente Uccellatori del Consorzio di Bonifica Delta del Po, la direzione del Consorzio ha illustrato la situazione delle portate di Adige e Po constatando che tali basse portate sono conseguenza di mancanza d’acqua negli invasi montani e di neve in montagna proprio a causa di un inverno siccitoso riportando quanto già espresso dalle Autorità di distrettuali competenti. E’ stato evidenziato che già in aprile in alcuni giorni non è stato possibile derivare dall’Adige acqua irrigua a causa delle portate eccessivamente basse del fiume che hanno comportato la risalita del cuneo salino che ha superato la barriera antisale che era stata progettata e realizzata negli anni ’90 quando si pensava impossibile che i fiumi potessero scendere a portate praticamene nulle. Per quanto riguarda il Po la situazione è già di allarme in quanto la portata a Pontelagoscuro è scesa ben sotto i 300 mc/s superando la soglia dei 450 mc/s al di sotto della quale le barriere antisale, realizzate negli anni ’80 e ’90 diventano inefficaci.
Le azioni messe in campo dal Consorzio per contenere i disagi e limitare i periodi in cui non è possibile fornire acqua irrigua riguardano l’invaso di elevati volumi di acqua dolce nella rete promiscua ed il pompaggio dell’acqua dolce dalla rete di scolo alla rete irrigua disabilitando l’attività di espulsione di acqua all’esterno del comprensorio per non perderne neppure una goccia riempiendo, soprattutto per il territorio servito dal Po, gli invasi appositamente realizzati ed in fase di completamento. Particolare attenzione viene poi posta alle maree al fine di poter derivare per qualche ora in fase di bassa marea quando i livelli di risalita del cuneo salino sono elevati.
Nella discussione sono state indicate le soluzioni e le progettazioni in corso: la nuova barriera antisale alla foce dell’Adige e la nuova Barriera antisale alla foce del Po di Pila. Per l’Adige è già stato ottenuto sia il finanziamento per la progettazione dell’opera che è in fase di conclusione che per la sua realizzazione mentre per il Po è stato ottenuto il finanziamento per la progettazione.
Alcune soluzioni alternative analizzate sono state ritenute impercorribili ed altre comunque tali da richiedere tempistiche di intervento più lunghe rispetto a quelle in corso.
I rappresentanti delle Associazioni Agricole hanno preso atto che la situazione di crisi idrica è tale da non poter essere risolta a breve ma comunque hanno evidenziato che deve essere affrontata trattenendo ogni goccia d’acqua dolce possibile ed evitando ogni forma di spreco.
Hanno evidenziato altresì la necessità di un confronto continuo con il Consorzio al fine di poter essere aggiornati sulle attività in corso per poter informare i propri associati nella convinzione che comunque solo le piogge potranno consentire di aumentare la portata dei fiumi e conseguentemente derivare la necessaria acqua dolce senza la quale aree sempre più estese diventeranno soggette a fenomeni di insalamento delle falde e microdesertificazione.
E’ stato altresì preso atto che la situazione non riguarda solamente l’agricoltura ma tutto l’ambiente ed il territorio deltizio: la falda salata che comunque viene alimentata dalle infiltrazioni attraverso e sotto gli argini a mare e nei tratti terminali dei rami dei fiumi comporta la perdita di un ecosistema importante ed unico come quello del Delta del Po.
Il Presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po Adriano Tugnolo esprime grande soddisfazione per il finanziamento da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la progettazione di una nuova opera per il contrasto al cuneo salino nel tratto de Po di Pila affidata al Consorzio stesso
Dopo anni di analisi, studi e confronti finalizzati ad individuare una soluzione definitiva al problema causato dalla risalita del cuneo salino lungo i rami terminali del fiume Po, che ha coinvolto ormai tutto il suo delta fino all’incile del Po di Goro, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha firmato in questi giorni il decreto con il quale viene finanziata l’attività di progettazione di una nuova opera a protezione dell’intrusione del cuneo salino da realizzare alla foce del fiume Po.
Si tratta di un’unica opera, da realizzare nel tratto terminale del Po di Pila, che andrà a risolvere il problema della risalita del cuneo salino lungo tutti i rami del Delta del Po, ideata e localizzata dopo aver analizzato ipotesi alternative le quali però non garantivano lo stesso risultato e beneficio complessivo esteso a tutto il Delta del Po.
“E’ un grande risultato non soltanto per il delta del Po ma per tutto il bacino idrografico del fiume Po” afferma Adriano Tugnolo – Presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po. Dopo anni di confronti, grazie alla proposta formulata dalla Regione del Veneto nell’ambito del proprio PRRR, alle analisi e valutazioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che ha valutato positivamente la proposta e l’idea progettuale, ma anche grazie all’interessamento di tutti coloro i quali hanno a cuore l’annosa soluzione ad un problema che, negli anni, ha aumentato la sua gravità e le sue conseguenze aumentando il rischio di “desertificazione” in aree sempre più ampie del delta del Po, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha dato avvio alla fase di progettazione dell’opera.
Il Presidente Adriano Tugnolo conclude spiegando di aver fin da subito coinvolto il Direttore, Ing. Giancarlo Mantovani, e tutto il personale degli uffici consorziali affinché vengano coinvolte e coordinate le varie ditte e professionalità che andranno a comporre il gruppo di lavoro progettuale al fine di ridurre al massimo le tempistiche necessarie alla presentazione del progetto e all’ottenimento di tutti i pareri autorizzativi necessari, senza dimenticare che si tratta di un’opera in un’area a forte valenza agricola, idraulica e ambientale.
Con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n.0484456 del 30.09.2022,è stato disposto, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Misura 2 Componente 4 – Investimento 4.3 “Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”, il finanziamento al Consorzio di due interventi finalizzati in particolare ad aumentare l’efficienza dei sistemi irrigui attraverso lo sviluppo di infrastrutture innovative e digitalizzate per un settore agricolo più sostenibile e che si adatti meglio ai cambiamenti climatici;
Gli interventi indicati e finanziati dal decreto ministeriale sopra citato sono: “Rifacimento di tratti di canalette irrigue deteriorate e realizzazione di opere di presa di risorsa idrica dalla rete di scolo per il trasferimento e riutilizzo ai fini irrigui di acque provenienti da bacini idrografici diversi nell’Unità Territoriale Isola di Ariano” dell’importo di € 7.500.000,00 e “Rifacimento di tratti di canalette irrigue deteriorate nella zona nord occidentale dell’Isola di Ariano e installazione di misuratori di portata dell’importo di € 7.200.943,37.
In questi giorni sono in pubblicazione i bandi per l’esecuzione dei lavori.
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GIOVEDI’ 27 OTTOBRE 2022 ORE 15.00 MUSEO DELLA BONIFICA CA’ VENDRAMIN
SICCITA’ E CRISI IDRICA: UNO SGUARDO AL FUTURO
Il 2022 ha evidenziato che il Polesine, nonostante sia attraversato dai principali fiumi d’Italia, può soffrire delle problematiche connesse alla carenza idrica.
I Consorzi, in tale contesto, per far fronte alle problematiche connesse, hanno messo in campo soluzioni per garantire al territorio la disponibilità dell’acqua e ritengono appropriato proporre un incontro con le Istituzioni per prospettare e discutere idee progettuali che consentano di affrontare al meglio la gestione della risorsa idrica la cui presenza anche nel territorio polesano non è più così scontata come nel passato.