Senatori in campo per il Delta

Da “la Voce di Rovigo” del 5.10.2018

Sul tavolo, le istanze relative a costo dell’energia elettrica, consumo del suolo e deflusso ecologico

Una delegazione della Commissione agricoltura del Senato, guidata dal presidente, il trevigiano Gianpaolo Vallardi, ha incontrato in missione ufficiale i rappresentanti della bonifica del Veneto nel Delta del Po. La visita, svoltasi tra giovedì e ieri, si pone in continuità con il lavoro di Anbi Veneto, l’associazione dei Consorzi di bonifica, nel sensibilizzare le istituzioni nazionali sulle tematiche fondamentali per il territorio Veneto, tematiche che i Consorzi affrontano, con gran sforzo, quotidianamente. La scelta del Delta è motivata dal fatto che questo territorio si trova ad affrontare gran parte delle questioni fondamentali per la bonifica: sicurezza idraulica e irrigazione in primis, ma anche pianificazione ambientale (si pensi alla vivificazione della laguna), contrasto al cuneo salino e subsidenza.

Nello specifico le istanze dei Consorzi, per voce del presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi, del presidente regionale Giuseppe Romano, e del direttore regionale Andrea Crestani, sono state tre: l’alto costo dell’energia elettrica per il funzionamento degli impianti idrovori, la necessità di una legge nazionale sul consumo del suolo e la necessità di una posizione forte in ambito europeo per la ridefinizione dei criteri del deflusso ecologico, contenuto nella direttiva comunitaria acque, che prevede limiti al prelievo idrico dai fiumi su criteri basati sulle portate dei corsi d’acqua del Nord Europa, ben diversi dai fiumi a carattere torrentizio tipici dell’Italia. La delegazione, composta oltre che da Vallardi, dal vicepresidente Giancarlo Serafini, dal segretario Francesco Mollame e dal consigliere parlamentare Giancarlo Salone, ha visitato le idrovore di Ca’ Dolfin e Ca’ Vendramin, successivamente ha potuto apprezzare, in barca, alcuni aspetti del delta del Po, osservando gli effetti della subsidenza nell’isola sommersa della Batteria e la barriera per il contrasto al cuneo salino sul Po di Tolle, all’altezza del porto di Scardovari.

A far da guida, il direttore dei Consorzi Delta del Po e Adige Po, Giancarlo Mantovani, e i presidenti dei due consorzi, rispettivamente Adriano Tugnolo e Mauro Visentin. “Siamo consapevoli delle sfide che la bonifica e l’agricoltura in generale si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi, soprattutto in Europa, dove il governo intende farsi valere senza più atteggiamenti di sudditanza – ha affermato il presidente della Commissione agricoltura al Senato Gianpaolo Vallardi – Con il documento economico finanziario si aprirà una stagione di finanziamenti importanti, direi una sorta di rinascimento. La prossima settimana inoltre incardiniamo la legge sul consumo del suolo e la Pac (Politica agricola comune). Siamo inoltre consapevoli che uno dei temi fondamentali per la bonifica è il costo dell’energia elettrica necessaria per tenere attivi gli impianti. I Consorzi non possono pagare quanto un privato dato che a loro l’energia serve per tenere in sicurezza il territorio e chi lo abita; è un tema che qui in Veneto possiamo toccare direttamente con mano”.

“I Consorzi di bonifica proseguono nel lavoro di relazione con le istituzioni per sensibilizzarle sui temi della sicurezza idrogeologica, dell’irrigazione e più in generale, dell’ambiente – ha affermato il presidente di Anbi Veneto Giuseppe Romano – In particolare abbiamo fatto presente che i consorzi del Veneto, con quasi 30 milioni di euro di spesa per l’energia elettrica all’anno, sono equiparabili a industrie energivore ma non beneficiano di agevolazioni fiscali. L’energia elettrica è fondamentale per la sicurezza del territorio”. “Altro tema fondamentale è quello legato ai mutamenti climatici – aggiunge il presidente nazionale di Anbi Francesco Vincenzi – ci troviamo troppo spesso ad affrontare problemi legati all’eccesso o alla scarsità di precipitazioni. È una partita che si gioca sia sul fronte culturale sia sul fronte delle infrastrutture basti pensare che solo il 10 % dell’acqua piovana è trattenuto dagli invasi di montagna, il resto viene disperso in mare. Ma la sfida più grossa è quella culturale che va affrontata in Europa. Mi riferisco alla direttiva quadro acque scritta da paesi del Nord Europa senza tenere conto delle caratteristiche dei nostri fiumi e dei nostri torrenti”.




Nuovi fondi al Consorzio di Bonifica

Da “Il Gazzettino del 21.09.2018”

TAGLIODI PO Nell’isolotto di Ariano sarà demolito e ricostruito un manufatto per la regimazione

Serviranno per la realizzazione di opere funzionali alla sicurezza idraulica del territorio

TAGLIO DI PO – Nell’ambito della linea finanziaria “Interventi di natura urgente ed indifferibile nel settore della bonifica e dell’irrigazione necessari per la tutela e la valorizzazione del territorio regionale”, la Regione Veneto ha finanziato al Consorzio di Bonifica Delta del Po, la realizzazione di opere funzionali alla sicurezza idraulica del territorio. “Si tratta- spiega il direttore Giancarlo Mantovani- di interventi di ripristino dei franamenti lungo la rete di scolo nel territorio di Porto Viro con conseguente ripresa del materiale franato e adeguamento delle caratteristiche idrauliche della rete per fronteggiare gli eventi meteorici che, a causa dei cambiamenti climatici in atto, somigliano sempre più a vere e proprie bombe d’acqua che alle piogge cui eravamo abituati”. E prosegue: “Nell’Isola di Ariano verrà invece demolito e ricostruito un manufatto importante per la regimazione delle acque, che oggi presenta caratteristiche idrauliche insufficienti a garantire la portata conseguente alle piogge intense che sempre più spesso si verificano e si procederà al ripristino di alcuni franamenti e adeguamento delle caratteristiche idrauliche della rete”. Il finanziamento regionale ammonta a 200mila euro, comprensivi di Iva e spese tecniche. I lavori sono stati affidati, a seguito gara d’appalto tra 25 ditte, alla Edil Lavori di Zago & C. Snc di Ceggia (VE) e la formale consegna del cantiere è avvenuta il 10 settembre. Il tempo utile per dare le opere ultimate è previsto in 60 giorni naturali e consecutivi, per cui la fine dei lavori è prevista nei primi giorni di novembre prossimo. Questo non è l’unico finanziamento in arrivo dalla Regione Veneto: altri fondi, sempre dalla stessa, sono già stati stanziati per importi inferiori, ma indispensabili per riprendere le situazioni più gravi di dissesto della rete di scolo e dei manufatti, al fine di garantire un’efficienza sempre maggiore e una capacità di smaltimento delle piogge con tempi di ritorno elevati. In tal modo si continuerà in quella manutenzione straordinaria che spetta per competenza a Ministero e Regione, mentre al Consorzio spetta l’onere della manutenzione ordinaria. Parole di ringraziamento sono state espresse dal presidente Adriano Tugnolo all’assessore Pan per l’interessamento alle problematiche del Consorzio di Bonifica Delta del Po.

Anna Volpe

 




Bonifica, la manutenzione ha effetti positivi sul bilancio

Da “IL GAZZETTINO”  Venerdì 27.07.2018

TAGLIO DI PO
ll Consorzio di Bonifica Delta del Po ha approvato all’unanimità il conto consuntivo dell’esercizio 2017 con un avanzo di amministrazione di 149 mila euro. Si tratta del quarto conto consuntivo dell’amministrazione di Adriano Tugnolo e, come i tre precedenti, continua nella linea di rigore ed attenzione della spesa ed alla realizzazione delle opere indispensabili per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’attività del Consorzio nei campi principali della sicurezza idraulica e dell’attività irrigua. Nello specifico, cos’è successo? «Non si è resa necessaria, per ora – afferma il presidente Tugnolo – l’accensione del mutuo di 594 mila euro, ipotizzato nel bilancio di previsione, grazie alla riduzione delle spese, soprattutto di energia elettrica, con una accorta gestione degli impianti idrovori, che ha tenuto conto delle caratteristiche del nuovo contratto di fornitura che favorisce il minor impiego di potenza rispetto al funzionamento notturno di più pompe».
IMPEGNO COSTANTE
Sono stati azzerati gli interessi passivi di tesoreria che, negli anni passati, complice anche il ritardo dei pagamenti della Regione, aveva comportato oneri bancari per decine di migliaia di euro; grazie all’ottenimento di consistenti risparmi nell’ambito della manutenzione dei mezzi meccanici, attuato con il lento ma continuo rinnovo del parco macchine che risultava obsoleto e troppo soggetto a rotture, e quelli ancor più evidenti conseguenti alle collaborazioni interconsorziali del direttore, del capo settore Catasto e del capo settore Ragioneria che consentono economie di scala ed una crescita professionale dei dipendenti interessati che hanno permesso di affrontare tale maggior impegno.
Per dare la misura del sacrificio economico che il Consorzio ha dovuto sostenere in questi anni, il presidente Tugnolo ha ricordato che «il consuntivo 2010 portava un contributo regionale di ben 1 milione 154 mila euro, fino ad attestarsi a 124 mila euro attuali. Va sottolineato che il territorio del Delta del Po, sotto il livello medio del mare tra i 2 e i 4 metri, soffre costantemente di infiltrazioni d’acqua sia dagli argini che di falda, che costano ai residenti, solo di prosciugamento, 1 milioni 500 mila euro l’anno, una cifra enorme che continua a lievitare per l’aumento dei costi energetici. Confidiamo che l’attenzione al problema, dimostrata dall’assessore regionale Giuseppe Pan, si concretizzi con un intervento economico ad hoc per il Delta».
MANUTENZIONE AD HOC
«Un altro elemento positivo di questo consuntivo 2017 – aggiunge il direttore generale ingegnere Giancarlo Mantovani – è il grande impegno economico che questa amministrazione ha voluto compiere verso tutta l’attività di manutenzione della rete, dei manufatti e degli impianti di sollevamento e verso una puntuale attività di diserbo, il tutto volto a tenere elevato il livello di efficienza della nostra rete idraulica con un investimento ulteriore, rispetto alla media delle precedenti annualità, di circa 500 mila euro. La misura della intensità dello sforzo compiuto dal Consorzio per mantenere l’equilibrio finanziario ed economico è data dall’avanzo di amministrazione, pari a circa 149 mila euro che verrà sicuramente impegnato per implementare e migliorare le attività volte a garantire la sicurezza idraulica ed il servizio irriguo».
Giannino Dian




Danni da maltempo, i finanziamenti dalla Regione

Da “La voce di Rovigo” 20.11.2017

Danni da maltempo, i finanziamenti della Regione al Consorzio di bonifica. Il direttore Mantovani: “Interventi per la manutenzione straordinaria”.

Finanziamenti al Consorzio di bonifica Delta del Po: arrivano dalla Regione Veneto e sono destinati a ripristinare i danni creati alcuni anni fa.

Nella primavera del 2013 e del 2014, infatti, il territorio veneto e del Delta del Po, in particolare, furono interessati da eccezionali avversità atmosferiche che crearono danni per allagamenti in diverse province.

Nel comprensorio del Consorzio di bonifica Delta del Po non si verificarono allagamenti grazie a un efficiente sistema di scolo e di impianti idrovori, ma le rapide escursioni dei livelli d’acqua nella rete di scolo, le velocità anomale e l’imbibizione dei terreni causarono purtroppo estesi franamenti delle sponde lungo i corsi d’acqua.

Il Consorzio prontamente comunicò alla Regione Veneto i danni subiti al fine dell’inserimento nel riparto delle dotazioni del Fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo numero 102 del 29 marzo 2004.

Il servizio sulla Voce del 20 novembre




Il progetto per la navigabilità nel porto di Pila

Da “la Voce di Rovigo” 25.10.2017

Il Consorzio di bonifica propone un progetto da 1,5 milioni di euro per garantire la navigabilità nel porto per un periodo più lungo.

L’intervento, dopo che la proposta da parte del Consorzio di bonifica è stata giudicata la migliore , riguarderà l’allargamento del canale di entrata passando dagli attuali 30 metri a 70 metri e una profondità che passerà da 3,5 metri a 4,5 metri. Questo il progetto ritenuto migliore per risolvere le problematiche del porto di Pila.

Ora ci saranno però due strade da seguire affinché il progetto vada a buon fine; la prima è quella di reperire la copertura finanziaria con lo scopo di iniziare e portare a buon fine i lavori. La seconda sarà richiedere una serie di autorizzazioni per poter operare ed intervenire in quella zona. Inoltre bisogna tenere conto delle necessità dei pescatori che , al momento, hanno difficoltà con la navigabilità precaria del porto.




L’acqua salata invade i fiumi in secca

Da “la Voce di Rovigo” del 26.07.2017

Non è bastato lo scossone di pioggia di lunedì, né quello – più forte – di martedì scorso, per cambiare una situazione ormai seriamente compromessa.

Adige e Po sono in secca. A Pontelagoscuro, nella centrale di rilevazione di fronte a Santa Maria Maddalena, alle 15 di martedì 25 luglio si registravano 6 metri e 39 sotto lo zero idrico. 

Ancor più grave la situazione dell’Adige: a Badia mancano 4 metri e un centimetro d’acqua; a Boara tre metri e 63 centimetri; a Cavarzere valore sotto lo zero per due metri e sei centimetri.

E il direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po Giancarlo Mantovani spiega: “Per i prossimi otto-dieci giorni non sono previste piogge, per cui la portata non potrà che diminuire e in tal caso aumenterà la lunghezza di ingressione del cuneo salino, che con una portata di 330-350 metri cubi al secondo interesserà anche la centrale di potabilizzazione di Ponte Molo”.