PSR RISULTATI 2020-2021

Consorzio di Bonifica Delta del Po 4-ISTITUZIONALI-Scheda-Misura-16.5-640x159 PSR VENETO 2014-2020

PROGETTO COLLETTIVO A CARATTERE AMBIENTALE (PRO.CO.)
“RETE INTERVENTI AMBIENTALI PER LO SVILUPPO RURALE DEL DELTA DEL PO”
– Ret.In.A.Del.Po –

RISULTATI 2020-2021

Durante il secondo anno di mantenimento 2020-2021, il sopralluogo e la registrazione dei dati acustici (bioacustica) sono stati eseguiti in tutti gli appezzamenti oggetto di intervento, ricompresi nel PROgetto Collettivo “RET.IN.A.DEL.PO – RETe INterventi Ambientali per lo sviluppo rurale del DELta del PO”.

I rilievi sono stati eseguiti nel mese di Aprile 2021 ed è stato possibile contattare 39 specie di uccelli, riportate nella tabella che segue. Per ogni specie sono individuati i vari livelli di protezione, sulla base di diverse normative, tra cui:

  • Direttiva Uccelli 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, all’interno della quale sono inseriti i seguenti allegati: Allegato I: specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione, Allegato II: specie le quali possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale. Allegato III: specie per le quali è ammessa la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché l’offerta in vendita degli uccelli vivi e degli uccelli morti, nonché di qualsiasi parte o prodotto ottenuti dagli uccelli, facilmente riconoscibili;
  • Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa (Convenzione di Berna): Allegato II: specie animali strettamente protette, Allegato III: specie animale protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza;
  • Convenzione sulle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica (Convenzione di Bonn): Allegato II: specie nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione.
Specie Dir. 2009/147/CE Conv. Berna Conv. Bonn
Airone cenerino (Ardea cinerea) Allegato III
Airone rosso (Ardea purpurea) Allegato I Allegato III Allegato II
Allodola (Alauda arvensis) Allegato III
Ballerina bianca (Motacilla alba) Allegato II
Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) Allegato III
Beccamoschino (Cisticola juncidis) Allegato II Allegato II
Capinera (Sylvia atricapilla) Allegato II Allegato II
Cardellino (Carduelis carduelis) Allegato II
Cinciarella (Cyanistes caeruleus) Allegato II
Codibugnolo (Aegithalos caudatus) Allegato III
Colombaccio (Columba palumbus) Allegato II/A; III/A
Cornacchia grigia (Corvus cornix) Allegato II/A
Cutrettola (Motacilla flava) Allegato II
Fagiano (Phasianus colchicus) Allegato III
Falco di palude (Circus aeruginosus) Allegato I Allegato II Allegato II
Folaga (Fulica atra) Allegato III Allegato II
Fringuello (Fringilla coelebs) Allegato III
Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus) Allegato III
Gabbiano reale (Larus michahellis) Allegato III
Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) Allegato III
Garzetta (Egretta garzetta) Allegato I Allegato II
Gazza (Pica pica)
Germano reale (Anas platyrhynchos) Allegato III Allegato II
Gheppio (Falco tinnunculus) Allegato II Allegato II
Lui piccolo (Phylloscopus collybita ) Allegato II Allegato II
Merlo (Turdus merula) Allegato II/B Allegato III Allegato II
Passera d’Italia (Passer italiae) Allegato III
Picchio verde (Picus viridis) Allegato II
Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos) Allegato III Allegato II
Pispola (Anthus pratensis) Allegato II
Prispolone (Anthus trivialis) Allegato II
Rondine (Hirundo rustica) Allegato II
Rondone (Apus apus) Allegato III
Storno (Sturnus vulgaris) Allegato III
Taccola (Corvus monedula)
Tordo bottaccio (Turdus philomelos) Allegato III Allegato II
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) Allegato II/B Allegato III
Upupa (Upupa epops) Allegato II
Usignolo di fiume (Cettia cetti) Allegato II Allegato II

 

Analizzando l’avifauna elencata, osserviamo che le specie Airone rosso, Falco di palude e Garzetta sono inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli – Direttiva 2009/147/CE, ovvero specie per cui, riportando un decremento nella popolazione e/o una riduzione dell’habitat, sono previste misure speciali di conservazione al fine di garantire la loro sopravvivenza e la loro riproduzione nell’area di distribuzione.

Nello specifico, la Garzetta (Egretta garzetta) è una specie che soffre la trasformazione dei luoghi di alimentazione e nidificazione, seppur sia inserita dal comitato Italiano dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) nel livello di “minor preoccupazione”. E’ una specie tipica di cave e zone umide, zone lagunari e valli da pesca; frequenta anche la campagna con canali, fiumi e corsi d’acqua delle più svariate dimensioni. Nidifica in boschi igrofili ripariali (come ontaneti o saliceti). L’ultimo rapporto sugli uccelli nidificanti in Europa fornisce dati sulla distribuzione della specie, riportando un aumento del 38,9%. L’area del delta del Po viene segnalata come area di riproduzione storica per la nostra penisola.

L’Airone rosso (Ardea purpurea) viene segnalato dal comitato Italiano dell’IUCN come specie inserita in lista rossa con livello di minor preoccupazione. La popolazione italiana nidificante di questa specie migratrice è stimata in 2.268 coppie ed ha avuto un notevole incremento dagli anni ’70 che sembra essersi stabilizzato dal 2000 ad oggi. In base all’ultimo rapporto sugli uccelli nidificanti in Europa, la distribuzione della specie viene data in aumento del 8,5%. L’area del delta del Po viene segnalata come area di riproduzione storica per la nostra penisola. La specie può essere soggetta a numerosi fattori limitanti quali il disturbo antropico nei siti di nidificazione, il degrado e la riduzione delle zone idonee all’alimentazione nonché la presenza della Nutria che può causare un impatto negativo sulla specie a causa dell’alterazione del canneto.

L’habitat del Falco di palude (Circus aeruginosus) è invece rappresentato da zone umide estese ed aperte, con densa copertura di vegetazione emersa, come canneti, tifeti o altri strati erbacei alti. Preferisce acque lentiche, dolci o salmastre. Il nido è posto sul terreno, spesso in zone parzialmente sommerse, e nascosto nella fitta vegetazione. Dopo un lungo periodo di persecuzione e il bando dei pesticidi clororganici, la specie registra adesso un favorevole status di conservazione in Europa, l’ultimo rapporto dell’European Bird Census Council riporta un aumento della distribuzione della specie a livello Europeo. Le maggiori minacce provengono probabilmente dalle operazioni di bonifica e dagli abbattimenti illegali.

Un’altra specie, importante da segnalare e tutelare, è la Passera d’Italia; la sua popolazione è infatti considerata in netto calo (-47% su l’intero territorio nazionale nel periodo 2000-2010) e con cattivo stato di conservazione.  Il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale, la lista Rossa IUCN, definisce la Passera d’Italia specie vulnerabile. Il trend della popolazione nidificante in Italia, fornito dall’aggiornamento del Farmland Bird Index (FBI) per la Rete Rurale Nazionale 2020, mostra una diminuzione del -7,96% ± 0,64 (https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22311). In base all’ultimo rapporto sugli uccelli nidificanti in Europa, la distribuzione della specie viene data in aumento del 2,8%.

Nelle zone rurali le cause della sua diminuzione sono state imputate alle trasformazioni ed all’intensificazione delle pratiche agricole, nonché all’utilizzo di pesticidi che hanno sensibilmente ridotto la disponibilità alimentare. L’andamento negativo della popolazione è influenzato anche dalla predazione da parte della Gazza e del Gatto domestico (Felis catus) e la diminuzione dei siti riproduttivi a causa della moderna architettura.

Infine si evidenzia la presenza di Allodola, Ballerina bianca e Cutrettola che, costruendo i propri nidi al suolo e tra le fasce erbacee, possono usufruire delle fasce circostanti gli impianti per la loro riproduzione. Per queste specie, l’andamento di popolazione del Farmland Bird Index regionale in Veneto appare significativo e in diminuzione, in particolare per l’Allodola è pari a -8,26 ± 0,79, per la Ballerina Bianca -2,34 ± 0,93 e per la Cutrettola -3,62 ± 0,81. Nonostante queste specie non siano inserite tra le specie elencate dalla direttiva Uccelli per cui sono previste misure speciali di conservazione, è necessario porre particolare attenzione alla loro presenza sul territorio.

Sono state rilevate anche specie più comuni e prive di particolari esigenze ecologiche, come Cornacchia grigia, Tortora dal collare, Colombaccio, Storno e Gabbiano reale, ma anche altre, quali Gallinella d’acqua, Folaga ed ardeidi, legate alla presenza di canali e fossati dove vivere o trovare le prede di cui nutrirsi.

Si evidenzia infine che tra i mammiferi, in diversi appezzamenti, sono stati avvistati individui di Lepre e Nutria.

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Consorzio di Bonifica Delta del Po
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste