PSR RISULTATI 2022-2023

Consorzio di Bonifica Delta del Po 4-ISTITUZIONALI-Scheda-Misura-16.5-640x159 PSR VENETO 2014-2020

PROGETTO COLLETTIVO A CARATTERE AMBIENTALE (PRO.CO.)
“RETE INTERVENTI AMBIENTALI PER LO SVILUPPO RURALE DEL DELTA DEL PO”
– Ret.In.A.Del.Po –

RISULTATI 2022-2023

Durante il quarto anno di mantenimento 2022-2023, il sopralluogo e la registrazione dei dati acustici (bioacustica) sono stati eseguiti in tutti gli appezzamenti oggetto di intervento, ricompresi nel PROgetto Collettivo “RET.IN.A.DEL.PO – RETe INterventi Ambientali per lo sviluppo rurale del DELta del PO”.

I rilievi sono stati eseguiti nel mese di Aprile 2023 ed è stato possibile contattare 38 specie di uccelli, riportate nella tabella che segue. Per ogni specie sono individuati i vari livelli di protezione, sulla base di diverse normative, tra cui:

  • Direttiva Uccelli 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, all’interno della quale sono inseriti i seguenti allegati: Allegato I: specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione, Allegato II: specie le quali possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale. Allegato III: specie per le quali è ammessa la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché l’offerta in vendita degli uccelli vivi e degli uccelli morti, nonché di qualsiasi parte o prodotto ottenuti dagli uccelli, facilmente riconoscibili;
  • Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa (Convenzione di Berna): Allegato II: specie animali strettamente protette, Allegato III: specie animale protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza;
  • Convenzione sulle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica (Convenzione di Bonn): Allegato II: specie nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione;
  • Lista Rossa 2011 degli Uccelli Nidificanti in Italia (Peronace V. et al. 2012) – Categoria NA “Non Applicabile”; EN “In Pericolo”, VU “Vulnerabile”, NT “Quasi Minacciato”, LC “A Minor Preoccupazione” e DD “Dati Insufficienti”.
Specie Dir. 2009/147/CE Conv. Berna Conv. Bonn Red List IT
Airone bianco maggiore (Ardea alba) Allegato I Allegato II NT
Airone cenerino (Ardea cinerea) Allegato III LC
Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) Allegato II LC
Airone rosso (Ardea purpurea) Allegato I Allegato III Allegato II LC
Allodola (Alauda arvensis) Allegato III VU
Beccaccino (Gallinago gallinago) Allegato III Allegato II NA
Beccamoschino (Cisticola juncidis) Allegato II Allegato II LC
Capinera (Sylvia atricapilla) Allegato II Allegato II LC
Cardellino (Carduelis carduelis) Allegato II NT
Cinciallegra (Parus major) Allegato II LC
Colombaccio (Columba palumbus) Allegato II/A; III/A LC
Cormorano (Phalacrocorax carbo) Allegato III LC
Cornacchia grigia (Corvus cornix) Allegato II/A LC
Cutrettola (Motacilla flava) Allegato II VU
Fagiano (Phasianus colchicus) Allegato III NA
Falco di palude (Circus aeruginosus) Allegato I Allegato II Allegato II VU
Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus) Allegato III LC
Gabbiano reale (Larus michahellis) Allegato III LC
Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) Allegato III LC
Garzetta (Egretta garzetta) Allegato I Allegato II LC
Gazza (Pica pica) LC
Germano reale (Anas platyrhynchos) Allegato III Allegato II LC
Gheppio (Falco tinnunculus) Allegato II Allegato II LC
Ghiandaia (Garrulus glandarius) LC
Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus)
Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus) Allegato I Allegato II Allegato II NT
Merlo (Turdus merula) Allegato II/B Allegato III Allegato II LC
Passera d’Italia (Passer italiae) Allegato III VU
Picchio verde (Picus viridis) Allegato II LC
Piro piro culbianco (Oenanthe oenanthe) Allegato II Allegato II
Pispola (Anthus pratensis) Allegato II NA
Poiana (Buteo buteo) Allegato II Allegato II LC
Rondine (Hirundo rustica) Allegato II NT
Rondone (Apus apus) Allegato III LC
Storno (Sturnus vulgaris) Allegato III LC
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) Allegato II/B Allegato III LC
Upupa (Upupa epops) Allegato II LC
Usignolo di fiume (Cettia cetti) Allegato II Allegato II LC
Verzellino (Serinus serinus) Allegato II LC

Analizzando l’avifauna elencata, osserviamo che le specie Airone bianco maggiore, Airone rosso, Falco di palude, Garzetta, e Marangone Minore sono inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli – Direttiva 2009/147/CE, ovvero specie per cui, riportando un decremento nella popolazione e/o una riduzione dell’habitat, sono previste misure speciali di conservazione al fine di garantire la loro sopravvivenza e la loro riproduzione nell’area di distribuzione.

Per quanto riguarda l’Airone bianco maggiore la specie in Italia è di recente colonizzazione e la popolazione negli ultimi 15 anni è in aumento. Per la specie nel nostro paese non sono inoltre presenti minacce specifiche, per cui nella valutazione finale della lista rossa dei vertebrati Italiani la specie è considerata a Quasi Minacciata (NT).

L’Airone rosso (Ardea purpurea) viene segnalato dal comitato Italiano dell’IUCN come specie inserita in lista rossa con livello di minor preoccupazione (Lista rossa vertebrati Italiani, 2022). La popolazione italiana nidificante di questa specie migratrice è stimata in 2.268 coppie ed ha avuto un notevole incremento dagli anni ’70 che sembra essersi stabilizzato dal 2000 ad oggi. In base all’ultimo rapporto sugli uccelli nidificanti in Europa, la distribuzione della specie viene data in aumento del 8,5%. Anche per questa specie, l’area del delta del Po viene segnalata come area di riproduzione storica per la nostra penisola. La specie può essere soggetta a numerosi fattori limitanti quali il disturbo antropico nei siti di nidificazione, il degrado e la riduzione delle zone idonee all’alimentazione nonché la presenza della nutria, che può causare un impatto negativo sulla specie a causa dell’alterazione del canneto.

La Garzetta (Egretta garzetta) è invece una specie che soffre la trasformazione dei luoghi di alimentazione e nidificazione, seppur sia inserita dal comitato Italiano dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) nel livello di “minor preoccupazione”. E’ una specie tipica di cave e zone umide, zone lagunari e valli da pesca; frequenta anche la campagna con canali, fiumi e corsi d’acqua delle più svariate dimensioni. Nidifica in boschi igrofili ripariali (come ontaneti o saliceti). L’ultimo rapporto sugli uccelli nidificanti in Europa fornisce dati sulla distribuzione della specie, riportando un aumento del 38,9%. L’area del delta del Po viene segnalata come area di riproduzione storica per la nostra penisola. L’aggiornamento della lista rossa dei vertebrati Italiani del 2022, colloca la specie come LC (Least concern), quindi in stato di rischio minimo.

Per quanto concerne il Falco di palude (Circus aeruginosus), il suo habitat è rappresentato da zone umide dolci o salmastre estese ed aperte, con densa copertura di vegetazione emersa, come canneti, tifeti o altri strati erbacei alti. Il nido è posto sul terreno, spesso in zone parzialmente sommerse, e nascosto nella fitta vegetazione.

Il numero di individui maturi nella popolazione italiana è stimato intorno ai 400-600 (BirdLife International 2004, Martelli & Rigacci 2005) ed è in aumento. A causa di un ridotto numero di individui maturi collegati a uccisioni illegali, la specie è comunque ancora classificata Vulnerabile (VU) (Lista rossa vertebrati Italiani 2022). In Europa la specie si trova in uno stato di conservazione definito sicuro (BirdLife International 2004).

Il Marangone minore (Microcarbo pygmeus) è il più piccolo delle tre specie di cormorani che vivono in Italia ed in Europa. La nidificazione sul territorio di competenza del Consorzio di bonifica Delta del Po è considerata certa.

La problematica maggiore del cattivo stato di conservazione in Italia riguarda i siti adatti all’insediamento di colonie e dormitori che sono generalmente rari. Il Marangone minore seleziona ambienti allagati con boschetti e macchie di vegetazione igrofila, circondati da aree di alimentazione sufficientemente estese e protetti da disturbo antropico e predatori terrestri. Per quanto riguarda la specie è presente a livello nazionale un Piano di Azione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, attivo dal 2013.

Quella del Delta del Po Veneto rappresenta una delle due colonie principali in cui la specie si riproduce a livello Italiano, l’altra si trova in Provincia di Ravenna (Punte Alberete e Valle Mandriole). Altre popolazioni minori si trovano nella Laguna di Venezia e di Caorle ed infine in una località in Provincia di Foggia (Volponi S. com. pers.).

All’interno della lista rossa dei vertebrati Italiani del 2022 è considerata una specie a “Minor preoccupazione”, avendo migliorato di fatto il suo status che risultava “Quasi minacciato” nel 2012.

https://ebba2.info/maps/species/Microcarbo-pygmaeus/ebba2/breeding/

Un’altra specie, importante da segnalare e tutelare, è la Passera d’Italia; la sua popolazione è infatti considerata in netto calo (-58.51% su l’intero territorio nazionale nel periodo 2000-2020) e con cattivo stato di conservazione (Vulnerabile, Lista rossa vertebrati Italiani 2022).

Nelle zone rurali le cause della sua diminuzione sono state imputate alle trasformazioni ed all’intensificazione delle pratiche agricole, nonché all’utilizzo di pesticidi che hanno sensibilmente ridotto la disponibilità alimentare. L’andamento negativo della popolazione è influenzato anche dalla predazione da parte della Gazza e del Gatto domestico (Felis catus), e la diminuzione dei siti riproduttivi a causa della moderna architettura.

Infine si evidenzia la presenza di Allodola (Alauda arvensis) (VU) e Cutrettola (Motacilla flava cinereocapilla) (NT) che, costruendo i propri nidi al suolo e tra le fasce erbacee, possono usufruire delle fasce circostanti gli impianti per la loro riproduzione.

Per queste specie, l’andamento di popolazione del Farmland Bird Index (FBI) regionale in Veneto (2021) appare significativo e in diminuzione, in particolare per l’Allodola è pari a -8,24 ± 0,77 e per la Cutrettola -3,64 ± 0,79 e segue l’andamento generale del FBI complessivo di tutte le specie Nonostante queste specie non siano inserite tra le specie elencate dalla direttiva Uccelli per cui sono previste misure speciali di conservazione, è necessario porre particolare attenzione alla loro presenza sul territorio.

Componente entomologica

Nel corso dei sopralluoghi, particolare attenzione è stata dedicata anche all’entomofauna legata alle fasce erbacee e all’ambiente acquatico del reticolo idraulico minore riqualificato. Sono state identificate numerose e diverse specie di lepidotteri: Coenonympha pamphilus, Colias crocea, Vanessa atalanta, Polyommatus icarus, Gonepteryx rhamni, Pieris rapae, Pieris napi, Macroglossum stellatarum, Melitaea phoebe, Papilio machaon. Si tratta di specie perlopiù comuni e non soggette a specifica tutela ma la loro presenza è comunque rilevante grazie al ruolo di impollinatori che esse svolgono. Inoltre ciò testimonia la corretta gestione ecosostenibile degli impianti poiché, se la face erbacee fossero soggette a continui e ripetuti sfalci, non consentirebbero lo sviluppo di larve e pupe. Ruolo fondamentale per l’impollinazione è dato anche agli esemplari di Xylocopea violaceus, Apis mellifera e Bombi che spesso si incontrano in prossimità degli interventi, e coleotteri quali per esempio Oedemera nobilis.

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Consorzio di Bonifica Delta del Po
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste