PSR RISULTATI 2019-2020
PROGETTO COLLETTIVO A CARATTERE AMBIENTALE (PRO.CO.)
“RETE INTERVENTI AMBIENTALI PER LO SVILUPPO RURALE DEL DELTA DEL PO”
– Ret.In.A.Del.Po –
RISULTATI 2019-2020
Durante il primo anno di mantenimento 2019-2020, il sopralluogo e la registrazione dei dati acustici (bioacustica) sono stati eseguiti in tutti gli appezzamenti oggetto di intervento, ricompresi nel PROgetto Collettivo “RET.IN.A.DEL.PO – RETe INterventi Ambientali per lo sviluppo rurale del DELta del PO”.
I rilievi sono stati eseguiti nei mesi di Maggio e Giugno 2020 ed è stato possibile contattare 31 specie di uccelli, riportate nella tabella che segue. Per ogni specie sono individuati i vari livelli di protezione, sulla base di diverse normative, tra cui:
- Direttiva Uccelli 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, all’interno della quale sono inseriti i seguenti allegati: Allegato I: specie per le quali sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione, Allegato II: specie le quali possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale. Allegato III: specie per le quali è ammessa la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita nonché l’offerta in vendita degli uccelli vivi e degli uccelli morti, nonché di qualsiasi parte o prodotto ottenuti dagli uccelli, facilmente riconoscibili;
- Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa (Convenzione di Berna): Allegato II: specie animali strettamente protette, Allegato III: specie animale protetta e il cui sfruttamento non dovrà comprometterne la sopravvivenza;
- Convenzione sulle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica (Convenzione di Bonn): Allegato II: specie nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione.
Specie | Dir. 2009/147/CE | Conv. Berna | Conv. Bonn |
Airone cenerino (Ardea cinerea) | Allegato III | ||
Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) | Allegato II | ||
Allodola (Alauda arvensis) | Allegato III | ||
Balestruccio (Delichon urbicum) | Allegato II | ||
Beccaccino (Gallinago gallinago) | Allegato III | Allegato II | |
Beccamoschino (Cisticola juncidis) | Allegato II | Allegato II | |
Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus) | Allegato II | Allegato II | |
Cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) | Allegato II | Allegato II | |
Capinera (Sylvia atricapilla) | Allegato II | Allegato II | |
Cardellino (Carduelis carduelis) | Allegato II | ||
Colombaccio (Columba palumbus) | Allegato II/A; III/A | ||
Cornacchia grigia (Corvus cornix) | Allegato II/A | ||
Cuculo (Cuculus canorus) | Allegato III | ||
Cutrettola (Motacilla flava) | Allegato II | ||
Fagiano (Phasianus colchicus) | Allegato III | ||
Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus) | Allegato III | ||
Gabbiano reale (Larus michahellis) | Allegato III | ||
Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) | Allegato III | ||
Garzetta (Egretta garzetta) | Allegato I | Allegato II | |
Gazza (Pica pica) | |||
Gheppio (Falco tinnunculus) | Allegato II | Allegato II | |
Ghiandaia marina (Coracias garrulus) | Allegato I | Allegato II | Allegato II |
Gruccione (Merops apiaster) | Allegato II | Allegato II | |
Merlo (Turdus merula) | Allegato II/B | Allegato III | Allegato II |
Passera d’Italia (Passer italiae) | Allegato III | ||
Picchio verde (Picus viridis) | Allegato II | ||
Rondine (Hirundo rustica) | Allegato II | ||
Storno (Sturnus vulgaris) | Allegato III | ||
Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) | Allegato II/B | Allegato III | |
Usignolo (Luscinia megarhyncos) | Allegato II | Allegato II | |
Usignolo di fiume (Cettia cetti) | Allegato II | Allegato II |
Analizzando l’avifauna elencata, osserviamo che Garzetta e Ghiandaia marina sono inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli – Direttiva 2009/147/CE, ovvero specie per cui, riportando un decremento nella popolazione e/o una riduzione dell’habitat, sono previste misure speciali di conservazione al fine di garantire la loro sopravvivenza e la loro riproduzione nell’area di distribuzione.
Nello specifico, la Garzetta è una specie che soffre la trasformazione dei luoghi di alimentazione e nidificazione, seppur sia inserita dal comitato Italiano dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) nel livello di “minor preoccupazione”. E’ una specie tipica di cave e zone umide, zone lagunari e valli da pesca; frequenta anche la campagna con canali, fiumi e corsi d’acqua delle più svariate dimensioni. Nidifica in boschi igrofili ripariali (come ontaneti o saliceti).
La Ghiandaia marina in Italia è specie localizzata e non uniformemente distribuita. Nell’area del Delta del Po è nidificante accidentale. Fattori limitanti la nidificazione possono essere ricercati nella scarsa disponibilità di cavità naturali adatte alla collocazione del nido, mentre la modificazione dei sistemi di conduzione agricola, dunque la trasformazione dell’habitat di alimentazione, possono minacciare la presenza della specie sul territorio.
Entrambe le specie possono quindi ricavare beneficio dagli interventi realizzati poiché orientate alla conservazione dei loro siti di alimentazione.
Un’altra specie, importante da segnalare e tutelare, è la Passera d’Italia; la sua popolazione è infatti considerata in netto calo (-47% su l’intero territorio nazionale nel periodo 2000-2010) e con cattivo stato di conservazione. Il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale, la lista Rossa IUCN, definisce la Passera d’Italia specie vulnerabile. Il trend della popolazione nidificante in Italia, fornito dall’aggiornamento del Farmland Bird Index (FBI) per la Rete Rurale Nazionale 2020, mostra una diminuzione del -7,96% ± 0,64 (https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22311).
Nelle zone rurali le cause della sua diminuzione sono state imputate alle trasformazioni ed all’intensificazione delle pratiche agricole, nonché all’utilizzo di pesticidi che hanno sensibilmente ridotto la disponibilità alimentare. L’andamento negativo della popolazione è influenzato anche dalla predazione da parte della Gazza e del Gatto domestico (Felis catus) e la diminuzione dei siti riproduttivi a causa della moderna architettura.
Infine si evidenzia la presenza di Allodola e Prispolone che, costruendo i propri nidi al suolo e tra le fasce erbacee, possono usufruire delle fasce circostanti gli impianti per la loro riproduzione.
Sono state rilevate anche specie più comuni e prive di particolari esigenze ecologiche, come Cornacchia grigia, Tortora dal collare, Colombaccio, Storno e Gabbiano reale, ma anche altre, quali Gallinella d’acqua, Folaga ed ardeidi, legate alla presenza di canali e fossati dove vivere o trovare le prede di cui nutrirsi.
Si evidenzia infine che tra i mammiferi, in diversi appezzamenti, sono stati avvistati individui di Lepre e Nutria.
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Consorzio di Bonifica Delta del Po
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste